Credo che l'espressione romana che ho imparato ad usare subito con più naturalezza è sicuramente "un botto".
"Costa un botto !"
Non mi viene in mente come dicevo prima. :-) O forse sì. Io e un mio amico dicevamo spesso "Costa una barca", "E' grande una barca" e così via... Ce l'eravamo inventato noi.
giovedì 29 marzo 2007
lunedì 12 marzo 2007
La Còin ?
Oramai quasi non ci faccio più caso ma mi viene da sorridere pensando all'abitudine che c'è qua a Roma di chiamare Coin, la Còin. Perchè al femminile tra l'altro ? Per me Coin, pronunciato "alla veneta" rimarrà sempre quel monolite cubico di Piazza Barche (ora "Le barche"). Un punto di riferimento nelle passeggiate mestrine. Un rifugio nei giorni di pioggia.
lunedì 5 marzo 2007
La bicicletta
Quello che rimpiango maggiormente della mia vita "di prima" è andare in giro nel tempo libero con la mia bicicletta. Ieri mattina, domenica, l'ho presa e mi sono fatto un giro al Parco di San Giuliano. Che bella sensazione l'aria sul viso, la città deserta e il sole.
Qua a Roma è impossibile girare in bicicletta per le strade: troppi saliscendi, troppo traffico, troppe buche. Di piste ciclabili ce ne sono tante ma bisogna arrivarci...
Qua a Roma è impossibile girare in bicicletta per le strade: troppi saliscendi, troppo traffico, troppe buche. Di piste ciclabili ce ne sono tante ma bisogna arrivarci...
sabato 3 marzo 2007
Passeggiando per Mestre
Ogni volta che si torna ci si stupisce sempre dei cambiamenti. I lavori per il tram, quelle fermate nuove in via Poerio... Cammino come un turista in una città che conosco a menadito. Ogni via mi ricorda qualcosa, ogni angolo. E poi osservo le persone.
Le persone a Mestre sono molto riservate. Curate nel vestire. Noto scarpe di marca. Mi chiedo se è sempre stato così rispetto a 15 anni fa o se adesso c'è più benessere.
La gente in bicicletta. Tutti vanno in bicicletta. Le strade sono piane, non si fa fatica.
Le persone a Mestre sono molto riservate. Curate nel vestire. Noto scarpe di marca. Mi chiedo se è sempre stato così rispetto a 15 anni fa o se adesso c'è più benessere.
La gente in bicicletta. Tutti vanno in bicicletta. Le strade sono piane, non si fa fatica.
venerdì 2 marzo 2007
Stasera eccomi a Mestre !
Sarà per taccagneria o per spirito di avventura ma a me l'autostrada non mi piace affatto. Il viaggio è piatto, noiosissimo e non ti passa mai.
Venire a Mestre non facendo l'autostrada è molto più avventuroso anche se lo scotto è quello di farlo durare molto di più.
Raccordo: il pezzo tra l'Aurelia e la Flaminia fa un po' paura... questi lavori infiniti che provocano restringimenti e code. Poi finalmente la Flaminia seguendo sempre la direzione Terni. E' una bella strada la Flaminia. Molte curve, molto verde. Percorrendola ti sembra di entrare proprio nel cuore dell'Italia centrale. A un certo punto finisce e le indicazioni portano a Perugia. Si arriva sulla E-45 e si taglia tutta l'Umbria, direzione Cesena. Mi susvita sempre una strana sensazione leggere Cesena quando ancora mi trovo tra l'Umbria e il Lazio. Sembra quasi che sia prematura questa scritta. Sembra quasi che la Romagna sia dietro una barriera rappresentata dagli Appennini e che bisogna conquistarsi. Non può già essere lì belle e pronta su un cartello.
La E-45 è una bella strada. Prosegue bella dritta e nessuno rispetta i limiti di velocità.
Ad un certo punto l'Umbria diventa Romagna. Mi chiedo se i Romagnoli si sentano del centro Italia o del nord. Sono così attaccati ai paesaggi dell'Umbria....
Arrivati dalle parti di Cesena aumenta il traffico, le indicazioni sono tante. Le colline rimangono ancora nello specchietto retrovisore e davanti una distesa verdissima, piattissima. Siamo nei dintorni di Ravenna.
Venire a Mestre non facendo l'autostrada è molto più avventuroso anche se lo scotto è quello di farlo durare molto di più.
Raccordo: il pezzo tra l'Aurelia e la Flaminia fa un po' paura... questi lavori infiniti che provocano restringimenti e code. Poi finalmente la Flaminia seguendo sempre la direzione Terni. E' una bella strada la Flaminia. Molte curve, molto verde. Percorrendola ti sembra di entrare proprio nel cuore dell'Italia centrale. A un certo punto finisce e le indicazioni portano a Perugia. Si arriva sulla E-45 e si taglia tutta l'Umbria, direzione Cesena. Mi susvita sempre una strana sensazione leggere Cesena quando ancora mi trovo tra l'Umbria e il Lazio. Sembra quasi che sia prematura questa scritta. Sembra quasi che la Romagna sia dietro una barriera rappresentata dagli Appennini e che bisogna conquistarsi. Non può già essere lì belle e pronta su un cartello.
La E-45 è una bella strada. Prosegue bella dritta e nessuno rispetta i limiti di velocità.
Ad un certo punto l'Umbria diventa Romagna. Mi chiedo se i Romagnoli si sentano del centro Italia o del nord. Sono così attaccati ai paesaggi dell'Umbria....
Arrivati dalle parti di Cesena aumenta il traffico, le indicazioni sono tante. Le colline rimangono ancora nello specchietto retrovisore e davanti una distesa verdissima, piattissima. Siamo nei dintorni di Ravenna.
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