sabato 3 marzo 2007

Passeggiando per Mestre

Ogni volta che si torna ci si stupisce sempre dei cambiamenti. I lavori per il tram, quelle fermate nuove in via Poerio... Cammino come un turista in una città che conosco a menadito. Ogni via mi ricorda qualcosa, ogni angolo. E poi osservo le persone.
Le persone a Mestre sono molto riservate. Curate nel vestire. Noto scarpe di marca. Mi chiedo se è sempre stato così rispetto a 15 anni fa o se adesso c'è più benessere.
La gente in bicicletta. Tutti vanno in bicicletta. Le strade sono piane, non si fa fatica.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Bentornato a casa!!!
Volevo "contestarti" una frase che hai scritto come titolo del tuo simpatico blog... NON diventare romano,non sentirti romano,non tentare di sentirti parte di una citta' che in fondo non ti appartiene al 100%. I romani che vengono a Mestre,o i romani che si trasferiscono a Napoli,non si sentono ne' mestrini ne' napoletani....anzi,si sentono piu' romani di prima!!!
Ciao ;-)

Vale ha detto...

Hai ragione Michele. In realtà mi sento un "privilegiato". Io ho genitori di Bologna e pur essendo nato e vissuto a Mestre 32 anni ho sempre avuto la fortuna di poter guardare ai miei concittadini con un occhio leggermente distaccato perchè in me c'è anche un che di bolognese. Ora a Roma questa capacità si è accresciuta a dismisura. Ho intanto imparato che non esiste il "romano". Ce ne sono tanti. Diversissimi tra loro. Sto imparando a conoscerli. E' un accrescimento per me tentare di conoscere i caratteri di una città dal di dentro. Diventare romano per me significa in fondo questo. E poi mi diverte imparare un po' l'accento locale :-)